Srivia
LA SACERDOTESSA (Srivia)
Le donne in epoca nuragica (1800-238 a.C.) hanno goduto di grande prestigio e la loro importanza nella comunità è indiscussa: sono le uniche, infatti, raffigurate sedute in una sorta di trono e il ricco e curato abbigliamento conferma il loro ruolo. Probabilmente lavoravano la seta o il bisso, come si può dedurre dal velo che ricopre i capelli e il collo, ben visibile in certi bronzetti che le rappresentano. Perfino con l’allora difficile lavorazione del bronzo, l’artista-artigiano è riuscito a rendere la sottigliezza del tessuto. Indossavano gioielli, bracciali, fibbie, spille, orecchini e cavigliere. Donne forti, pilastri della famiglia, industriose, eleganti nei loro abiti e nei loro gioielli e custodi dei segreti della divinità. Le grandi sacerdotesse nuragiche sapevano percorrere il viaggio verso lo stato di estasi per la comunicazione con il Divino e sono immortalate nel bronzo delle statuine nuragiche che ci riportano intatta, solo miniaturizzata, la vita e la religiosità dei nostri antenati.
Nel nostro racconto la sacerdotessa, con il suo portamento regale e i suoi lineamenti austeri, ci conduce all’incontro con questo lontano passato attraverso un rito magico e coinvolgente.